La passione per il sacrificio è solo umana.
Gli uomini non si sono limitati a sacrificare sull’altare animali offerti ai loro dei, ma hanno sacrificato su quell’altare anche la loro vita.
È il caso dell’uomo ipermorale che sacrifica il suo desiderio, o del martire del terrorismo che si immola per una Causa.
Un fantasma fondamentale ha attraversato l’Occidente: vivere nel sacrificio per ottenere un rimborso illimitato (da Dio, dalla propria famiglia, dall’Altro).
In psicoanalisi questa è la Legge paradossale del Super-io: il sacrificio non è una semplice rinuncia al soddisfacimento ma una forma masochistica del soddisfacimento.
È un fantasma che proviene da una interpretazione solo colpevolizzante del cristianesimo.
La psicoanalisi, insieme alla parola più profonda di Gesù, si impegna invece a liberare la vita dal peso del sacrificio.
Il che comporta un diverso pensiero della Legge: l’uomo non è schiavo della Legge perché la Legge – come sostiene la lezione cristiana – è fatta per l’uomo e non l’uomo per la Legge.